Foglie, stelle e caos. Nascite e Ri-nascite

Quando Noemi mi ha inviato la prima bozza del logo con la foglia del Ginkgo Biloba mi è subito tornato alla mente un vecchio detto che dice che questo albero cura il cuore e lo spirito.  Solo dopo ho scoperto che  è il più antico degli alberi sulla terra, la sua comparsa risale addirittura all’era dei dinosauri per cui ha la meritata fama di essere praticamente indistruttibile! Infatti il  più antico trattato cinese sui farmaci, il Pen T’sao, la cui prima stesura viene attribuita all’ imperatore Shen Nung, vissuto intorno al 2800 a.C., cita il Ginkgo come un farmaco particolarmente importante, dotato contemporaneamente di qualità yin (femminili) e yang (maschili).

 Quando la bomba atomica trasformò la città di Hiroshima in un deserto annerito, un vecchio ginkgo cadde fulminato vicino al centro dell’esplosione. L’albero rimase calcinato come il tempio buddista che proteggeva. Tre anni dopo, qualcuno scoprì che una lucina verde spuntava nel carbone. Il ginkgo aveva buttato fuori un germoglio. L’albero rinacque, aprì le braccia, fiorì. Quel superstite della strage è ancora là. Nella tradizione orientale il Ginkgo è sempre stato considerato un oggetto di venerazione e di culto, simbolo della coincidenza tra gli opposti, e dell’immutabilità delle cose. Si dice abbia poteri magici e sia in grado di allontanare gli spiriti maligni e per questo veniva piantato vicino a templi e luoghi di culto.

La capacità del Ginkgo Biloba di proteggere il cervello sembra “scritta” nella forma e nel nome della pianta stessa: è infatti chiamata “biloba” proprio per la forma bilobata delle sue foglie, ossia ripartite in due lobi, proprio come il cervello. Perfino nervature delle foglie ricordano molto la forma e la disposizione delle fibre nervose del cervelletto.

La parola “Ginkgo” deriva dal giapponese Ginkyo, che è il nome giapponese del seme del Ginkgo e vuol dire “albicocca d’argento” (gin=argento; kyo=albicocca). Si pensa che questo termine derivi dalla pronuncia fonetica dell’ideogramma cinese “yin-hsing” che si pronuncia: ginnkyo.

Quando ho scoperto tutto questo, ho avuto conferma che la foglia di questo albero avrebbe dovuto accompagnare la nascita di questo website. 

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